Oceanwake - Kingdom


Year: 2013
Genre: Progressive Death Doom Metal
Record Label: Stygian Crypt Productions
Sounds like: Early Amorphis, early Anathema, early Katatonia, In Mourning
Rewieved by: Giorgio
Sentence: Surprising yet beautiful

Debutto discografico per i finlandesi Oceanwake su Stygian Crypt con questo misterioso Kingdom. Misterioso perché Kingdom è un disco abbastanza strano che nonostante la chiara ispirazione nel  Death Doom di stampo più riflessivo e progressivo degli Amorphis e degli Anathema di una volta, col gusto melodico tipico dei primi Katatonia non si limita a riproporre questi stilemmi compositivi, ma va decisamente oltre arricchendo le influenze progressive. Già guardando la tracklist ci si può rendere conto di come il prog possa aver influenzato questi artisti finlandesi: si incomincia con una suite divisa in tre parti per poi passare ai tre brani finali cui due di questi durano ben oltre i dieci minuti. Kingdom è un disco molto lungo che dall'iniziale suite si dipana in modo alle volte decisamente inaspettato, ma intimamente coerente e ben costruito.
Da un punto di vista prettamente musicale da un lato nei pattern di batteria lenti, ma articolati possiamo ravvisare la lentezza e la disperazione del Doom, tuttavia letta attraverso la lente del Death Metal melodico, ma intricato degli In Mourning. Dall'altro gli stacchi acustici pacati e riflessivi già tipici di Anathema e Katatonia (o anche i primi October Tide) sono resi ancora più elaborati e complessi e si sente la tendenza ad andare va verso le atmosfere ovattate e malinconiche tipiche di un certo progressive e Post Rock alla God Is An Astronaut. Alcuni passaggi corposi tradiscono un gusto abbastanza "moderno" per l'uso delle distorsioni, con suoni compressi e portati al limite, trovata che a mio avviso non amalgama benissimo col resto del disco, ma non brutta in sé e sicuramente con un suono dirompente. La voce non presenta sconti di pena: il growl non lascia praticamente spazio ad altre forme espressive (rarissimi i puliti) e rappresenta sicuramente il trait d'union fondante degli Oceanwake col Death Metal, nonostante questo sia un disco tutt'altro che old school. In definitiva Kingdom è un disco veramente buono e che mi ha stupito molto, più che per le influenze che amalgamano gli Oceanwake per l'assoluta naturalezza con cui lo fanno rendendo il lavoro estremamente puntuale e coerente: non c'è mai un momento in cui ti chiedi "ma questo riff qua che c'entra con quello prima?" e la bravura degli Oceanwake come compositori e arrangiatori (oltre che ovviamente come musicisti) sta proprio in questo.


Mark: 7.5/10


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