Darkthrone - The Underground Resistence


Year : 2013
Genre : NWOBHM/Speed Metal
Record Label : Peaceville Records
Sounds Like : Venom, Celtic Frost
Reviewed by : Edoardo
Sentence : 10 riffs for 41 minuts

Gli ultimi cd dei Darkthrone segnano un progressivo allontanamento da tutto quello che può essere ricondotto al Black Metal come il Crust o la vena Thrash più acida. In The Underground Resistence però si rifanno sentire più vocals in scream e anche i toni sembrano assestarsi su quel vecchio Speed di Venomiana natura ma con molti meno ritornelli in clean rispetto il passato, questo per me è il primo passo importante per i Darkthrone perchè alcuni di questi facevano proprio cagare, senza mezze misure. Se una traccia come Leave No Cross Unturned lunga come 3 canzoni dei passati cd (ben 15 minuti) riesce a mantenersi in piedi senza grandi sforzi, riesce a mettere su anche 4 riff abbastanza belli allora vuol dire che come processo di maturazione siamo arrivati quasi al culmine.
Il maggior difetto delle passate uscite era appunto una immaturità quasi penetrante che riusciva a far perdere alla quasi totalità delle canzoni un qual si voglia spirito di aggressività lasciandole a banali esperimenti di Revival. Qui invece per la prima volta si assiste alla vera e propria creazione di qualcosa con capo e coda.
Se Circle of Wagons fece 2 passi in avanti con canzoni più strutturate qui se ne fanno 4. Nonostante il numero di riff si aggiri sempre alla decina per i 41 minuti a disposizione c'è da dire che una prova di sezione solista con garbo è stata fatta nella finale Leave No Cross Unturned e in Valkyrie e tutto è andato per il meglio.
Ci auguriamo quindi di rivedere i Darkthrone presto perchè pare abbiano finito le sterili imitazioni e abbiano capito che non ci si può solo stendere sul facile tappeto del black n roll alla meno peggio scanzonato.
Vi sono ancora alcuni difetti intrinsechi nella musica come una prevedibilità un po' troppo marcata, gli Enforcer tanto per citare una band che fa revival dell'Heavy suona comunque fresca anche se non innovativa. Nei Darkthrone il sapore della musica invece sa ancora di zolfo e decomposizione, un sapore che probabilmente mai si leverà perchè essi vogliono che appaia così.
Sono rimasto piacevolmente soddisfatto e colpito.


Mark : 7/10



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