Nile - At The Gates of Sethu


Label : Nuclear Blast
Year : 2012
Genre : Technical Brutal Death Metal
Sentence : Return to the past! [7.0]

Le premesse sono d'obbligo. Sono un fan dei Nile e trovo che Those Whom The Gods Detest sia uno dei migliori cd mai usciti su questa terra e sicuramente il migliore della loro discografia. I Nile oramai sono 20 anni che girano e non hanno mai sbagliato un cd, qualcuno riuscito un po meno (Black Seeds Of Vengeance non mi fa impazzire) ed altri al limite col divino (In Their Darkened Shrines) ma sempre grande musica.
Le aspettative quindi erano alte e come sempre accade dopo un cd mastodontico ne segue uno carino ma non eccezionale, calo fisiologico, leggere autocitazioni, un pelino di ripetitività ma il paziente non è grave, è in salute tranquilli.
I Nile come al solito ad ogni cd si inventano qualcosa di nuovo, riescono a migliorarsi, una dote che possiedono solo i veri grandi artisti, in questo però si reinventano. In At The Gates of Sethu troviamo un bel ritorno a Amongst The Catacombs Of Nephren-Ka ma ancora col sound del vecchio Those Whom... Canzoni non troppo lunghe, belle, aggressive, e con dei richiami al thrash metal! (The Gods Who Light Up the Sky at the Gate of Sethu,Enduring The Eternal Molestation Of Flame e Natural Liberation of Fear Through the Ritual Deception of Death) Tutto meno che fuori luogo ed anzi sono forse la cosa migliore del cd! La ritrova semplicità di alcuni passaggi aiuta a digerire meglio le migliaia di note proposte ad ogni canzone.
Superbo Dalla Toler Wade che in questo fa la figura migliore della sua intera carriera, una grandissima interpretazione, pathos e rabbia, devastante, il suo cantato è il valore aggiunto ad un cd che strumentalmente a volte arranca.
The Chaining of the Iniquitous purtroppo non riesce a colpire ed anzi si affonda con le sue stesse mani durante i minuti finali, statica e prevedibilissima!Supreme Humanism Of Megalomania inizia molto bene ma anche essa nel proseguire non desta la minima attenzione in me, non dico che sia fredda ma c'è sicuramente di molto meglio nella discografia dei Nile, non essenziale, ottima solo nei frangenti più melodici. Enduring The Eternal Molestation Of Flame per quanto godibile è un clichè dietro l'altro, un riassunto dei Nile, l'autocitazione fatta a canzone.
When My Wrath Is Done nella sua brevità si dimostra uno degli episodi maggiormente riusciti con un assolo centrale mozzafiato, devastante, epico. Pensare che inizia lenta e pachidermica e poi finisce in quel modo fa venir la pelle d'oca, esperienza da provare almeno una volta nella vita. Le due "thrash" The Gods Who Light Up the Sky at the Gate of Sethu e Natural Liberation of Fear Through the Ritual Deception of Death sono una goduria per le orecchie, Toler Wade è devastante e riesce a dare un piglio accattivante al tutto, buona la parte strumentale che dinamicissima passa da un tempo all'altro per trovare in dissonanze ed armonie il proprio culmine, assoli e pochi stacchi, potenza face to face.
Prova più che positiva anche nel super singolone The Fiends Who Come To Steal The Magick Of The Deceased che pare venire direttamente dal cd precedente per la tipologia di riffing e struttura in generale (il coro centrale è proprio in quello stile), ancora una volta un'assalto ben studiato.

I Will Erase You

Tirando le somme non si può dire sicuramente che sia un cd brutto o poco ispirato e non riuscito, semplicemente dopo un grandissimo capolavoro si è avuto un "ammorbidimento" che ha portato i Nile a fare un lcd bello ma non straordinario. 48 minuti per la loro media sono pochini ma son sicuro che dopo questo cd di "rilassamento" ci sapranno regalare un'altra perla da collezione.



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